Song of the Glacier • "Una voce da 300 metri sotto la superficie"

Ugo Nanni è uno scienziato eccezionale, con un grande cuore e una mente brillante.

Fa parte di una nuova generazione di ricercatori che non si limitano a pubblicare le loro scoperte su riviste scientifiche o a parlare alle conferenze.

Ugo raccoglie dati da un ghiacciaio vicino a Svalbard da molti anni e vuole dare una voce a quel luogo, affinché possa raggiungere chiunque nel mondo abbia voglia di ascoltare.

Per questo ha installato un microfono a 300 metri sotto la superficie del ghiacciaio e ha registrato qualcosa che ricorda il canto delle balene.

Quando ha condiviso questi suoni in rete, è riuscito a toccare molte più anime.

Quando abbiamo sentito il suono di questo ghiacciaio che si scioglie, abbiamo contattato Ugo e anche Jan Yngwe, direttore del Vocal Art Ensemble of Sweden.

Abbiamo chiesto se fossero disposti a collaborare per creare insieme un brano.

È nato così “Song of the Glacier”, che ora fa parte del progetto “101 Flames of Inspiration”.

Il messaggio di questo pezzo è piuttosto triste e pesante.

Ma ci sono anche aspetti di questa storia che ci danno speranza e ispirazione:

ci sono tantissime persone come Ugo e Jan disposte a collaborare per una buona causa, superando confini, professioni, organizzazioni e politiche.

Questo ghiacciaio si trova vicino a Svalbard, la stessa isola dove si trova il Global Seed Vault (Deposito Globale di Sementi).

Lì si stanno raccogliendo tutti i semi importanti per l’umanità e per il nostro pianeta, affinché i loro geni siano protetti dall’estinzione e conservati per il futuro.